Arcobaleno Cattolica

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La Giunta nella città di Cattolica è da bocciare

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Tratto da La Voce del 21 Gennaio 2010

CATTOLICA – Vogliono fare al contrario della giunta precedente, ma senza distaccarsene. Così il gruppo Arcobaleno dall’opposizione fa un bilancio della giunta Tamanti, che si conclude con una bocciatura.

“Dopo aver vinto le elezioni amministrative grazie all’ombrello del simbolo del Pd, pur con soli 300 voti di scarto, il sindaco Tamanti e i suoi sostenitori hanno iniziato a verificare la differenza tra il parlare di politica e l’amministrare. Dopo un periodo di ‘lunga riflessione’, questa Giunta ha infilato una serie di decisioni a nostro parere sciagurate. Partendo da casa Cerri, con il dietrofront rispetto alle promesse in campagna elettorale, passando per la chiusura della mensa dell’asilo Corridoni, negando le riprese televisive dei Consigli Comunali, votando favorevolmente una spesa a favore della Bus Terminal e per ristrutturare quello che già esisteva, abbattendolo e ricostruendolo, all’impianto sportivo Torconca, con 1.400.000 euro; infilandosi in un tunnel di riconoscimento di un debito fuori bilancio a favore di Hera in una questione gestita malissimo di altri 740.000 euro; vendendo l’autostazione degli autobus senza considerare la funzione sociale del luogo. Queste sono solo alcune delle scelte operate, sino ad arrivare alla questione Promocattolica e agli orari di apertura al pubblico degli uffici comunali. Per Promocattolica siamo preoccupati: due presidenti che si dimettono nel giro di pochi mesi non sono un segnale positivo per lo strumento di cui il socio di maggioranza al 70% è il Comune, ma soprattutto perché i mesi passano e mentre gli altri Comuni della costa mettono in campo progetti per la promozione turistica, da noi tutto tace. Per la decisione di chiudere gli uffici comunali al sabato mattina, non si tengono in considerazione le esigenze del cittadino. Ancora una volta questi amministratori prendono decisioni unilaterali senza tenere in considerazione che le scelte non ruotano solo attorno al loro partito, ma che ci sono cittadini da ascoltare, e opposizioni responsabili, vedi sul molo di levante. Potremmo capire la voglia di distacco o l’autonomia delle scelte se queste andassero tutte in una direzione, ma mentre da una parte si sceglie l’immobilismo addossando le colpe alle poche o nulle risorse, dall’altra si continua a gestire partite scottanti e costosissime senza prenderne il minimo distacco”.