Arcobaleno Cattolica

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Raccolta rifiuti solidi urbani: Porta a porta ed E-Gate a confronto

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SISTEMA DI RACCOLTA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI

 

Lista civica “Mentelocale
Lista civica “UnaManoPerSantarcangelo
Lista civica “Arcobaleno Cattolica

1) Prefazione

La Legge Ronchi del 1997 sancisce che si deve favorire “il reimpiego e riciclaggio e tutte le altre forme di recupero per ottenere materie prime dai rifiuti.
Solo in ultima analisi devono essere presi in considerazione l’incenerimento ed il conferimento in discarica.”

La produzione di rifiuti nel territorio della Provincia di Rimini è in continuo aumento, sia per l’aumento della popolazione, sia per l’aumento procapite del rifiuto prodotto annuo, sia per la mancata attivazione di sistemi di raccolta differenziata efficienti, e deve pertanto essere gestita in modo da rispettare l’ambiente, ridurre i costi di smaltimento, riciclare materiali preziosi.

2) Progetto di raccolta differenziata dei rifiuti con sistema “Porta a Porta”.

Il sistema “Porta a Porta” risulta essere il sistema qualitativamente migliore nella raccolta differenziata, come dimostrato da esperienze italiane ed internazionali.
Il progetto di raccolta dei rifiuti “Porta a Porta” è un sistema fortemente responsabilizzante, incide sul comportamento individuale coinvolgendo tutte le utenze domestiche, commerciali e produttive del Comune.
Il sistema consiste nell’eliminazione dei cassonetti stradali e nella raccolta dei rifiuti con cadenza periodica direttamente presso l’abitazione del cittadino, il quale separa già in casa i rifiuti prodotti in frazioni organiche e rifiuto secco riciclabile, differenziando tra carta/cartone, plastiche riciclabili, vetro, alluminio.
In particolare il sistema adottato prevede la raccolta a domicilio con frequenze differenziate a seconda dei materiali raccolti quali:

  • Rifiuto indifferenziato
  • Plastica
  • Rifiuto organico
  • Carta e cartone 
  • Plastica 
  • Lattine 
  • Vetro

I residenti continuano ad usufruire di un servizio di raccolta domiciliata per ingombranti (pericolosi e non) e sfalci (verde).
Altri rifiuti quali pile e farmaci sono raccolti presso punti fissi collocati presso le attività commerciali (tabaccherie, supermercati e farmacie) e presso i Centri Ambiente Comunale.

VANTAGGI della raccolta “Porta a Porta”

• Diminuzione delle quantità di rifiuto prodotte in termini assoluti.
• Più alta percentuale reale di rifiuto differenziato (rispetto agli altri sistemi).
• Aumento della quantità di materiali recuperati e avviati al riciclo.
• Diminuzione dei quantitativi di rifiuti da avviare a discarica e a incenerimento.
• Riduzione dei quantitativi di inquinanti immessi in atmosfera.
• Migliore qualità delle frazioni raccolte con minore presenza di scarti non riciclabili.
• Migliore sensibilizzazione dei cittadini alla salvaguardia dell’ambiente e alla riduzione degli sprechi.
• Facilità per il cittadino nel differenziare i rifiuti (differenziazione nella propria abitazione e raccolta a domicilio)
• Sviluppo di aziende nel campo del riuso e del riciclo di materiali differenziati.
• Nuova occupazione (personale aggiuntivo per la raccolta).
• Contenimento dei costi di smaltimento.
• Eliminazione dei cassonetti nelle strade e nelle piazze.
• Maggior decoro urbano grazie alla rimozione dei cassonetti.
• Migliore igiene ambientale (specialmente in estate) e strade più pulite grazie alla rimozione dei cassonetti.
• Migliore viabilità e più posti auto grazie alla rimozione dei cassonetti.
• Facilità di raccolta nei centri storici con circolazione di mezzi più piccoli.
• Possibilità di adottare un reale meccanismo incentivante ed una riduzione progressiva delle tasse per i cittadini che differenziano di più attraverso il passaggio ad una tariffa puntuale;

In sintesi si ottiene:

maggiore TUTELA DELL’AMBIENTE

maggiore SENSIBILIZZAZIONE DEI CITTADINI

maggiore IGIENE E DECORO DELLA CITTA’

riduzione DELLA TASSA RIFIUTI PER CHI REALMENTE DIFFERENZIA

CRITICITA’ del sistema “Porta a Porta”

1. Investimento iniziale per l’attivazione del servizio “porta a porta”.
Soluzione:
L’investimento iniziale è in parte compensato da:
• Maggiori introiti dovuti al maggiore conferimento ai consorzi di riciclo.
• Maggiore qualità del rifiuto riciclato conferito (e pertanto maggior valore dello stesso).
• Minor costo di smaltimento (una quantità minore finisce in discarica e nell’inceneritore).
Vanno inoltre considerate le risorse immateriali di grande valore sociale generate dal sistema “Porta a Porta” quali:
• Minore inquinamento prodotto grazie alla maggiore differenziazione reale.
• Maggiore sensibilizzazione ambientale dei cittadini.
• Riqualificazione delle aree urbane e migliore igiene ambientale (grazie all’eliminazione dei cassonetti).
• Maggiore occupazione.

2. Raccolta nelle aree industriali, commerciali ed artigianali.
Soluzione:
• Sistemi di raccolta personalizzati per i complessi industriali ed
artigianali.
• Maggiore frequenza per le realtà commerciali con esigenze particolari.

3. Emigrazione ed abbandono del rifiuto.
Soluzione:
Estendere il sistema a tutta la Provincia.
In questo caso non essendoci più i cassonetti in strada il cittadino sarebbe costretto ad adoperarsi per la raccolta “porta a porta” anche perchè l’eventuale abbandono del rifiuto in strada avrebbe un costo sociale (timore di essere scoperto) maggiore del costo (in termini di tempo dedicato) della raccolta differenziata.

3) E-GATE

A.T.O. , l’Agenzia di Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Rimini, ha adottato il sistema E-Gate per la raccolta dei rifiuti indifferenziati.
Il sistema E-Gate proposto ad A.T.O. da Hera, gestore del servizio dei rifiuti, nell’intento di incrementare la raccolta differenziata del rifiuto solido urbano, consiste nell’apporre al cassonetto del solo rifiuto indifferenziato una calotta che si apre tramite chiavetta elettronica, mentre i cassonetti della carta, plastica, vetro e organico mantengono l’attuale apertura libera.
I cassonetti non vengono pertanto eliminati dalla strada e la raccolta rimane meccanizzata.

Dall’analisi del sistema E-Gate, dai dati forniti da Hera e dall’esperienza pilota del Comune di Poggio Berni si evince che il sistema adottato non rappresenta la soluzione migliore in termini di efficacia e di sensibilizzazione dei cittadini ed inoltre presenta diverse criticità ed incognite.
Con l’introduzione dell’E-Gate si vuole ridurre la “raccolta” del rifiuto indifferenziato, ostacolandone il conferimento al cassonetto, e non la sua “produzione”.
Sostenere che vi sarà un conseguente aumento diretto della raccolta differenziata non è corretto, in quanto l’E-Gate non permette un controllo diretto ed efficace e una quantificazione della differenziazione reale.
➢ Non è possibile controllare se il singolo cittadino differenzia
correttamente.
➢ Non è possibile controllare se il singolo cittadino conferisce il rifiuto
correttamente nei diversi cassonetti.
➢ Non è possibile controllare l’andamento reale del rifiuto (differenziato
ed indifferenziato) di ogni singolo cittadino.

Il progetto E-Gate, così come attuato, non permette l’attivazione di politiche strutturali di riduzione della produzione dei rifiuti solidi urbani non realizzando una vera sensibilizzazione dei cittadini verso il problema rifiuti.

La finalità della differenziazione dei rifiuti consiste nel conferire il rifiuto differenziato a consorzi di riciclo che, attraverso diverse lavorazioni, lo reintroducono nel mercato come materia prima, portando alle Amministrazioni locali vantaggi economici in termini di introiti derivanti dalla vendita di detti materiali e di minori costi di smaltimento per la componente non differenziata.
Pertanto maggiore è la capacità di differenziare i rifiuti e maggiore è la qualità del rifiuto differenziato, maggiori saranno i vantaggi in termini di risparmio di risorse e di minore inquinamento.

QUALITA’ del rifiuto differenziato con sistema E-Gate

Il sistema E-Gate non permette di controllare il conferimento del materiale con il risultato che il comportamento di un solo cittadino non diligente, distratto o incivile può compromettere l’impegno di tutti gli altri.
La valutazione del cittadino con l’E-Gate avviene sul conferimento dell’indifferenziato e non sulla sua reale differenziazione.
Questo, invece di incentivare il cittadino ad un comportamento corretto di raccolta differenziata, paradossalmente lo spinge solo a non conferire rifiuto nel cassonetto indifferenziato, che con grande probabilità verrà messo indistintamente negli altri cassonetti o abbandonato.
Pertanto, non modificando il metodo di raccolta, non si migliora la “qualità” del rifiuto differenziato, riducendo il valore della vendita dello stesso ai consorzi di riciclo.

QUANTITA’ del rifiuto differenziato con sistema E-Gate

L’E-Gate non permette di misurare il reale quantitativo di rifiuto indifferenziato ma solo di stimare quello apportato al cassonetto dal singolo cittadino, in quanto calcola la frequenza dei conferimenti ipotizzando un sacchetto pieno come unità di misura e non fornisce nessun dato sui quantitativi reali dei diversi rifiuti differenziati.
Misurare la raccolta differenziata per differenza tra il rifiuto complessivo e il rifiuto indifferenziato stimato dall’E-Gate, non solo non è corretto ma è ingannevole.
La percentuale reale della capacità di differenziazione di ogni Comune andrebbe calcolata considerando solo i reali quantitativi di rifiuto differenziato ceduti ai consorzi di riciclo sul totale dei rifiuti prodotti.

CRITICITA’ del sistema E-Gate

Con l’introduzione del cassonetto elettronico viene valutato solo l’apporto del rifiuto indifferenziato del cittadino. Più precisamente, viene misurata solo la frequenza con la quale il cittadino accede al cassonetto dell’indifferenziato, dato che il sistema non pesa il rifiuto conferito.
Il sistema, attraverso un calcolo volumetrico, stima quanto rifiuto indifferenziato si conferisce per ogni chiavetta.
L’E-Gate, non essendo applicato ai cassonetti della carta, della plastica, del vetro e dell’organico, non permette di sapere con certezza se il cittadino veramente differenzia o se, come accaduto nelle diverse sperimentazioni, abbandona i propri rifiuti, li conferisce nei comuni limitrofi o li riversa indistintamente in uno dei cassonetti non elettronici.
Il cittadino viene valutato, e in futuro verrà premiato in termini di minore tassa pagata (così ipotizzato da A.TO.), in base alla quantità di rifiuto indifferenziato apportata al cassonetto elettronico e non in base alla sua reale capacità di differenziazione.
Si riscontra inoltre che negli accordi assunti tra A.T.O., Hera e i Comuni nulla si dice di preciso e di definitivo sulla riduzione della tassa rifiuti.
Prova ne sia che a marzo 2009 sono stati già decisi gli aumenti della TARSU per tutti i Comuni della Provincia che, a differenza di quello di Rimini, la applicano: 4,8% per il 2010 e 4,8% per il 2011 (nel 2009 la TARSU era già stata aumentata del 3,8%).
Il principio che arriva al cittadino è “meno rifiuto indifferenziato metto nel cassonetto E-Gate, meglio è” e “non importa dove lo metto e se veramente differenzio i rifiuti o mi attivo per diminuirne la produzione”, in quanto il sistema non permette un controllo diretto sul comportamento del cittadino e tutto è demandato alla coscienza dei singoli.
Questo non permette di sviluppare una vera coscienza ambientale e rischia di premiare chi non differenzia e non si comporta correttamente.

Criticità in sintesi:

1. Minori risultati in termini di differenziazione reale.
2. Minore qualità reale di rifiuti riciclati (minori introiti a parità di rifiuto differenziato derivanti dalla loro vendita).
3. Scarsa diminuzione della quantità di rifiuto in termini assoluti.
4. Minore sensibilizzazione dei cittadini.
5. Maggiore difficoltà del cittadino nella differenziazione (con il conferimento in strada nei cassonetti).
6. Misurazione della sola componente indifferenziata.
7. Nessun controllo sulla reale differenziazione del cittadino.
8. Sistema incentivante non basato sulla reale capacità di differenziazione del cittadino ma sull’apporto di una sola tipologia di rifiuto al cassonetto.
9. Migrazione dei rifiuti nei comuni limitrofi.
10. Abbandono in strada dei rifiuti
11. Possibilità di conferimento indifferenziato nei cassonetti della carta, plastica, ecc., rendendo vana e inutilizzabile la differenziazione dei cittadini che si comportano correttamente.
12. Minore contenimento dei costi di smaltimento (maggiore percentuale del rifiuto che finisce in discarica e all’inceneritore).
13. Penalizzazione dei cittadini che vivono soli e che differenziano correttamente, costretti a riempire il sacchetto dell’indifferenziato prima di conferirlo (il sistema stima un sacchetto pieno), e pertanto costretti a tenere in casa i rifiuti anche per settimane.
14. Non eliminazione dei cassonetti nelle strade e nelle piazze.
15. Degrado urbano dovuto alla presenza dei cassonetti.
16. Strade meno pulite.
17. Minor igiene ambientale (specialmente in estate) dovuta alla presenza dei cassonetti.
18. Minor viabilità e meno posti auto dovuti alla presenza dei cassonetti.
19. Ingenti costi rispetto alla situazione attuale ripartiti nel periodo 2009-2012: € 1.612.337 nel 2009, € 2.689.762 nel 2010, € 3.003.157 nel 2011 ed € 2.167.240 nel 2012.
20. Necessità di impostare comunque un servizio di raccolta diverso per le utenze artigianali, industriali e commerciali che non possono adoperare l’E-Gate

Inoltre riteniamo che la sperimentazione dell’E-Gate a Poggio Berni sia stata insufficiente (e troppo breve) per decidere l’estensione della medesima tecnologia in comuni piuttosto diversi per dimensione demografiche e produzione annuale pro capite di rifiuto.

Confronto “Porta a Porta” e “E-Gate”

Efficacia: Tutti i dati raccolti in numerose indagini conoscitive, e dalle esperienze di diversi Comuni in Italia e all’estero, confermano che, se l’obiettivo perseguito è l’aumento della differenziazione reale dei rifiuti, il sistema di raccolta “Porta a Porta” è di gran lunga il più efficace, permettendo una percentuale reale di differenziazione maggiore e una qualità superiore del rifiuto differenziato, con un controllo diretto sull’operato del cittadino.
Il sistema E-Gate non permette nessun calcolo della reale differenziazione dei rifiuti solidi urbani e appare controversa la promessa di un aumento annuo della raccolta differenziata del 20-25% per i prossimi anni.
Permangono pertanto molti dubbi sul reale rispetto dei vincoli e delle percentuali fissate per legge per le Amministrazioni locali per gli anni a venire in termini di raccolta differenziata.

Costi: Il costo sostenuto per l’erogazione del servizio di raccolta “Porta a Porta” non è necessariamente superiore a quello tramite sistema E-Gate.
L’esperienza del Comune di Capannori (Lucca), con oltre l’80% di differenziazione reale, una popolazione di 45.000 abitanti, primo comune ad aderire alla strategia di “Zero Waste – Rifiuti Zero”, ne è la prova.
Il “Porta a Porta”, se sono sviluppate tutte le sinergie e le efficienze organizzative, richiede meno costi a parità di risultati (reali) raggiunti e quindi si dimostra non solo più efficace ma anche economicamente più efficiente.

Occorre inoltre precisare che con l’E-Gate, forse, si raggiungerà il 65% nel 2012 (come previsto da A.T.O.), mentre con il “Porta a Porta” l’aumento della raccolta differenziata avviene in tempi più brevi e certi.

La necessità di maggior personale e passaggi più frequenti con il sistema “Porta a Porta” è sicuramente una voce di costo aggiuntiva ma, analizzando gli aumenti dei costi previsti da A.T.O. per ogni Comune nel triennio 2009-2011, notiamo che i servizi territoriali di gestione dei rifiuti urbani (raccolta e pulizia isole ecologiche) anche con l’E-Gate incideranno maggiormente rispetto la situazione attuale.
Per quanto concerne l’E-gate non vanno dimenticati inoltre i costi per l’installazione dei cassonetti elettronici, per le chiavette e per la manutenzione annuale degli stessi.
Con il Porta a Porta vanno invece considerati i benefici che si avrebbero con la rimozione dei cassonetti in termini di eliminazione dei costi di manutenzione e di pulizia delle strade.

Inoltre con il “Porta a Porta” aumenta la quantità e qualità reale di rifiuto differenziato e pertanto gli introiti della sua vendita ai consorzi di riciclo (maggiori entrate).
Diminuirebbe in maniera più incisiva la quantità di rifiuto indifferenziato e il costo per il suo smaltimento tramite discarica o inceneritore.

Andrebbero considerati inoltre i benefici immateriali, che Hera come S.p.a. comprendiamo non sia tenuta a valutare, ma che A.T.O., guidata dai sindaci dei comuni della Provincia, dovrebbe tenere presenti.

• Minor inquinamento prodotto.
• Migliore sensibilizzazione dei cittadini.
• Riqualificazione delle aree urbane in particolar modo turistiche.
• Miglior igiene ambientale.

Efficienza: alla luce delle esperienze di altri Comuni, delle considerazioni sulle diverse voci di costo e con la creazione di una filiera attraverso sinergie con i consorzi di riciclo, il sistema “Porta a Porta” si dimostra non solo più efficace ma anche più efficiente.

Conclusioni

La scelta di adottare il sistema E-Gate fatta da A.T.O. ha bypassato tutti i consigli comunali delle Amministrazioni locali, non permettendo un reale confronto pubblico sull’opportunità e convenienza del sistema stesso.
I cittadini non sono stati informati in maniera trasparente sulle motivazioni che hanno portato A.T.O. a preferire l’E-Gate ad altri sistemi, ed in particolare al “Porta a Porta”.
Non è stata fornita una dettagliata esposizione economica, finanziaria e tecnica dei costi e dei benefici previsti nel triennio, relativi alle diverse modalità di raccolta.
Si è liquidato sbrigativamente il “Porta a Porta” sostenendo la sua maggiore onerosità ma ad oggi non sono stati forniti studi comparativi, indagini specifiche e valutazioni complessive di impatto.

Hera ha annunciato per i prossimi anni un aumento considerevole dei costi per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti per la Provincia di Rimini (indipendentemente dall’introduzione dell’E-Gate) che verrà interamente riversato sui Comuni.
Inoltre il sistema E-Gate non sarà gratuito. Il costo del cassonetto elettronico andrà aggiunto agli aumenti sopra citati e sarà anch’esso interamente a carico dei Comuni, cioè dei cittadini.

Per esempio, nel il Comune di Santarcangelo (21000 abitanti circa), il costo per la fase iniziale dell’E-Gate (distribuzione chiavette, campagna di comunicazione e coperture elettroniche) sarà pari a circa 240.000 € (come comunicato dal Sindaco), quantificato in un ulteriore aumento del 5% dei costi relativi alla gestione dei rifiuti per l’anno 2010 (anno di entrata in vigore del servizio).
Inoltre negli anni successivi vi saranno notevoli costi per la manutenzione del sistema E-Gate.
In tale scenario, in cui l’unico dato certo è l’aumento consistente per i Comuni del costo di raccolta dei rifiuti (per il 2010 un + 8/10% complessivo), considerando tutte le criticità del sistema E-Gate, sollecitiamo A.T.O. e tutte le amministrazioni locali della Provincia di Rimini ad una attenta riflessione.

I costi del sistema “Porta a Porta” confrontati con i relativi benefici e vista la situazione attuale, ci sembrano ancor più giustificati in quanto i vantaggi derivanti dalla sua introduzione comporterebbero effetti positivi, radicali e permanenti e si estenderebbero a diversi ambiti della nostra comunità.

L’E-Gate sembra più una soluzione di comodo per la società Hera s.p.a. che in questo modo, facendo ricadere tutti gli investimenti sui cittadini, riuscirà a dichiarare una maggiore percentuale di differenziazione (tutta da dimostrare nella sua dimensione reale) facendo rientrare A.T.O. nei parametri previsti dalla legge, senza intervenire sulla struttura organizzativa e di gestione dei rifiuti contenendo i costi.
Ricordiamo che una differenziazione reale elevata dei rifiuti non permetterebbe all’inceneritore provinciale di Raibano di lavorare a pieno regime.

Questo documento non mira a giudicare le scelte di Hera s.p.a., che, essendo una società quotata, ha come obiettivo la massimizzazione del profitto e pertanto un aumento delle entrate e una riduzione dei costi.

Le considerazioni politiche sulla presenza in Hera s.p.a., in qualità di soci, di molte amministrazioni locali, inducono comunque a riflettere su come sia possibile per una Amministrazione locale e per A.T.O. porsi in maniera super partes nella valutazione di Hera s.p.a. in qualità di erogatore di servizi.

La stretta correlazione tra i soggetti coinvolti e gli evidenti conflitti di interesse non agevolano certo una scelta ponderata ed oggettiva su una tematica importantissima per il futuro del nostro territorio e dei cittadini che lo abitano, come la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Detto questo, riteniamo che le scelte di ogni Amministrazione locale e pertanto di A.T.O., debbano difendere e privilegiare gli interessi dei cittadini e del territorio che sono chiamate ad amministrare e pertanto, alla luce di tutte le considerazioni fatte, ci sembra incomprensibile la scelta dell’E-Gate.

Chiediamo a tale riguardo che tutti i cittadini siano messi a conoscenza, fornendo pubblica fruizione degli atti, di:

➢ Quali sono stati i criteri sui quali si è basata la scelta dell’E-Gate.
➢ Quali sono state le diverse alternative confrontate e valutate.
➢ Chi ha svolto le indagini conoscitive.
➢ Quali casi in Italia e all’estero sono stati studiati e valutati.
➢ Quali studi comparativi sono stati effettuati per valutare le alternative.

Ed inoltre:

➢ Chi valuterà i reali risultati del sistema E-Gate.
➢ Quali sono i quantitativi reali di materiale differenziato conferiti
annualmente ai consorzi di riciclo negli ultimi cinque anni.
➢ Perché le percentuali di raccolta differenziata sono calcolate alla fonte
e non sul reale quantitativo di rifiuto conferito al Conai.
➢ Se il sistema E-Gate otterrà i risultati sperati quale futuro spetterà
all’inceneritore provinciale.
➢ Se e come i Comuni che hanno aderito all’E-Gate sono vincolati alla
scelta fatta.
➢ Se vi sarà la possibilità di percorsi alternativi.

Invitiamo nuovamente tutti i Sindaci dei Comuni della Provincia di Rimini membri dell’assemblea dell’A.TO. ed il Presidente della Provincia di Rimini, presidente di A.T.O., a ritornare sui propri passi e ad adottare un sistema di raccolta dei rifiuti “Porta a Porta”, come molte amministrazioni in Italia fanno da anni con grande successo.
Ci preme in particolare portare come esempio le esperienze dei Comuni di Reggio Emilia, Forlimpopoli (Forlì-Cesena), Monte San Pietro, Monteveglio, Sasso Marconi, Crespellano (Bologna), Capannori (Lucca), che, con risultati eccellenti, hanno adottato la raccolta domiciliare “Porta a Porta” (alcuni di questi collaborando con la stessa Hera s.p.a.).
Tali esperienze confermano la validità e la realizzabilità di questo sistema di raccolta in una strategia globale di gestione dei rifiuti solidi urbani che abbia come fondamento la sostenibilità ambientale.